Se fossi io a dover attribuire il premio come “miglior autore capace di forzare i margini della pagina per far percorrere chilometri ai suoi personaggi ” credo che lo consegnerei a Jon Klassen. I suoi personaggi si muovono, corrono, nuotano, vanno da una parte all’altra del libro. E di solito quando cambiano direzione hanno sempre un ottimo motivo per farlo. Succede all’orso e al pesce, entrambi fissati con i cappelli (*). Succede a Sam e Dave. Ma tra orso, pesce e bambini c’è una differenza sostanziale. Sam e Dave non percorrono i fogli, loro li scavano. Per i due bambini Klassen non traccia sentieri o correnti marine. Per loro costruisce un labirinto sotterraneo.
Le parole di Mac Barnett si spostano nella pagina in base al tragitto dei bambini. A sinistra, in basso, in mezzo, in cima, in uno spazio piccolissimo lasciato in un buco del terreno, a destra, poi di nuovo a sinistra. Anche loro, come i protagonisti del libro, non stanno ferme e raccontano, nella forma e nel contenuto, la profondità della buca e le deviazioni di percorso.
Sam e Dave sono affiatati. Procedeno insieme, sono una squadra. Avanzano a tentoni. Imparano a vagare. Si disorientano. A muoverli c’è il gusto per la ricerca, una buona dose di tenacia e la certezza che i biscotti a forma di animali ed il latte al cioccolato siano ingredienti indispensabili per affrontare le missioni difficili.
Mentre leggi le tue sopracciglia si incurvano, i tuoi occhi si spalancano. È stato Klassen a disegnare sulla tua faccia quell’espressione di sorpresa: la figura ti dice qualcosa che le parole non hanno detto. Tu leggi e hai già visto qualcosa che a (quasi) tutti i protagonisti della storia sfugge.
Tu leggi e sorridi. E speri che il cane dia il colpo di zampa decisivo, quello che permetterà ai bambini di trovare qualcosa di spettacolare. Invece, no. Sam e Dave devono ancora scavare e percorrere in lungo e largo il loro labirinto prima della sorpresa finale.
Ovviamente per amore delle sopracciglia incurvate e degli occhi spalancati non diremo nulla di più. Quello che ci resta è la certezza che i tre sono partiti un lunedì in cerca di qualcosa di spettacolare. Hanno macinato chilometri di terreno. Esausti, sporchi di terra, sono arrivati. Il punto, adesso, è solo capire dove.
‘Sam e Dave scavano una buca’ di Mac Barnett e Jon Klassen, Terre di mezzo editore, 2015
(*) ci stiamo riferendo ai due libri di Jon Klassen ‘Voglio il mio cappello!’ Zoolibri, 2012 e ‘Questo non è il mio cappello’ , Zoolibri, 2013
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